Gli errori più classici sulla realizzazione dell’impianto elettrico per i non addetti ai lavori
L’impianto elettrico è una parte fondamentale di un immobile, sia essa abitazione, ufficio o negozio. L’impianto elettrico ha un ruolo determinante sulla funzionalità e sul comfort degli spazi che si vivono.
Quando si progetta e realizza un impianto elettrico, è necessario studiare la funzionalità ed il rispetto delle vigenti normative al fine di garantire l’installazione a regola d’arte e la relativa sicurezza degli ambienti.
L’impianto elettrico dovrebbe essere “sempre” installato o modificato da parte di tecnici specializzati, le cui competenze tecniche sono individuate nella visura camerale.
A fine lavori l’azienda esecutrice dovrà rilasciare la dichiarazione di conformità dell’impianto realizzato.
10 cose da sapere prima di realizzare un impianto elettrico
- La distanza minima tra un punto acqua ed un punto elettrico deve essere almeno pari a 60 cm, bisogna prestare molta attenzione alla progettazione degli impianti in cucina, nei bagni e nelle lavanderie.
- Il piano cottura a induzione prevede un quadro elettrico potenziato e differente rispetto a quanto necessario con un piano cottura a gas.
- L’altezza minima dei punti luce deve essere pari ad almeno 30 cm filo basso del punto luce rispetto alla quota del pavimento finale.
- Non sempre è possibile recuperare i cavi preesistenti sui soffitti, in questi casi per poter sfruttare i centri delle stanze può essere realizzato un controsoffitto, delle velette o dei lampadari con corpi illuminanti a più ganci, con partenza dalle pareti verticali degli ambienti, oppure si può ricorrere a delle applique da posizionarsi direttamente sulle pareti verticali.
- Quando si progetta un impianto elettrico con criterio, riflettendo sulle effettive esigenze, si riesce ad evitare l’utilizzo di ciabatte o multiprese.
- Il punto antenna tv ed il punto telefono devono essere separati rispetto al punto contenente il frutto dal quale si alimenta la tv (la presa della tv).
- E’ sempre bene informarsi sul tipo di frutto necessario per le prese relative agli elettrodomestici della cucina, in modo tale da non dover ricorrere ad adattatori per le prese schuko.
- E’ importante che le posizioni delle scatole di derivazione dell’impianto elettrico vengano definite insieme alla ditta installatrice, in modo tale da cablare l’impianto in maniera efficiente.
- Il quadro elettrico deve avere un interruttore generale e almeno due differenziali, chiamati “salvavita”.
- E’ buona norma ipotizzare prima della realizzazione dell’impianto, le eventuali funzioni che si desiderano anche per il futuro, in modo tale da evitare di realizzare in seguito canaline per climatizzatori, avvolgibili motorizzate o tende motorizzate, realizzati successivamente agli impianti.
Nell’ipotesi in cui si riscontrino difformità tecniche sull’impianto, in seguito alla verifica di un tecnico specializzato, è obbligatorio provvedere alla messa a norma dello stesso impianto, nel minor tempo possibile e rivolgendosi sempre a professionisti certificati. Se poi l’impianto ha più di 15 anni, quindi è obsoleto, e se non risulti essere sicuro, occorre realizzarne uno nuovo, nel rispetto delle vigenti normative. E’ buona norma far effettuare opportuni controlli sull’impianto almeno una volta ogni 5 anni.