Ristrutturazioni: sani principi del General Contractor
In ambito edilizio non basta essere un bravo “tecnico”. La competenza è sicuramente un’importante componente per la scelta del vostro “ristrutturatore”. Ma la differenza la fa chi aggiunge le seguenti abilità: Ascoltare, Comunicare, Proporre e non solo Imporre! Le imposizioni ci saranno solo e solo in alcune situazioni particolari.
Un buon partner, scelto da un cliente che vuole ristrutturare casa sua, deve pensare che dovrà progettare ed eseguire i lavori di una casa che non sarà la sua, o meglio nella futura casa che egli dovrà consegnare, dovrà viverci il proprio cliente! Cosa non da poco…se pensiamo che a volte si tratta della casa della vita.
Ascoltare è indispensabile e fondamentale per capire chi si ha davanti. Impostare le proprie idee progettuali in base alle esigenze, ai bisogni, agli stili di vita, alle abitudini sono il primo passo per recepire le informazioni utili per elaborare nuovi spazi e proporre idee, consigli e stili. La reciproca collaborazione tra Cliente e General Contractor fa capire anche che psicologia si cela dietro le attese del cliente: paura, dubbi e incertezze. Perché non pensiamo che affrontare i lavori di restyling della propria casa sia emotivamente semplice!
Realizzare una buona ristrutturazione è l’obiettivo per la soddisfazione del nostro cliente; ogni “emozione” è alla base della propria percezione e sono le basi per capire i segnali che ci riporteranno agli stili, al design, al gusto estetico del nostro interlocutore; dovremmo dare il meglio di noi nell’interesse del nostro committente.
La fase di ascolto segue e si trasforma in condivisione. Non dovremmo mai arrivare, dopo lo sviluppo delle idee progettuali, all’imposizione di un unico progetto e costringere il nostro interlocutore a farselo suo cercando un piacere “forzato”. E’ utile il sereno confronto con due o tre idee, quelle che più si avvicinano ai bisogni, ma è fondamentale per correggere il tiro sulle proposte che più rispondono al piacere e alla funzionalità richiesta. Di solito, ma è normale “ipotizzarlo”, le reciproche collaborazioni forniscono soluzioni e progetti che vanno nella direzione comune della piena soddisfazione.
Sicuramente l’alchimia che sfocia nella fiducia del proprio tecnico fa scaturire anche differenti richieste per soluzioni di progetto specifiche, anche in base alla tipologia e al tecnicismo degli impianti a corredo (elettrico, gas, idro-sanitario, clima, ect), alle tecnlogie adottate e alle finiture per fornire una visone ed un aspetto unitario e coerente con le esigenze del cliente. Quindi, le indicazioni fornite del general contractor , non si percepiranno mai come imposizioni ma verranno viste e percepite come utili consigli al fine di ottenere il meglio dalla ristrutturazione, con soddisfazione dei futuri inquilini.
E’utile sapere che la parola “imposizione” non è arbitraria, ma esistono dei casi in cui è fondamentale e indispensabile capire che ci saranno delle scelte “obbligate” per il bene della nuova casa e per la sicurezza e la garanzia del nostro committente. Ci sono aspetti legislativi, normativi, regolamentari per la parte burocratica, amministrativa e per gli impianti. Ma soprattutto per l’aspetto sicurezza e per il rispetto delle leggi.
Ricordiamoci che le conseguenze di incorrere in irregolarità tecniche o burocratiche potrebbero essere peggiori dei presunti benefici. Se questi aspetti non sono soddisfatti le sanzioni sono molto care. Purtroppo pochi committenti vengono informati delle responsabilità che si assumono sotto questo punto di vista quando iniziano i lavori di ristrutturazione. La legge è chiara: il responsabile della sicurezza di un cantiere, in mancanza della figura preposta quale può essere il Coordinatore in fase di progettazione ed esecuzione, è il committente. Per quanto questa cosa sia assurda, perché oggettivamente un committente non può avere nozioni di sicurezza sui luoghi di lavoro, la legge non ammette ignoranza. Soprattutto perché tali responsabilità hanno un rilievo penale.
Uno degli obblighi che in quasi tutti i cantieri deve essere ottemperato da parte dei committenti è quello di nominare un responsabile per la sicurezza. In ogni caso un valido General Contractor ha in casa tutte le professioni e può darne una totale garanzia di , al fine di vivere un sereno periodo di transizione tra la vecchia e la nuova casa, un reale processo contraddistinto da affidabilità tecnica, operativa e gestione
di tutte le fasi operative fino alla consegna dell’immobile.